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lunedì 14 giugno 2021

Bulli e pupe

  



 


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Sinossi

Una supplente capita in una classe di scalmanati, che mettono in seria crisi il suo ruolo.Gli alunni, considerati i peggiori della scuola, tenuto conto della giovane età e della presunta inesperienza della nuova arrivata, credono di poter dar libero sfogo a comportamenti scorretti e irrispettosi . Cercano di provocarla in ogni modo deridendola e boicottando ogni sua iniziativa. Danno per scontato, come reazione, rimproveri, punizioni e isterismi . Ma la giovane maestra, dopo un primo momento di turbamento, prende in mano la situazione e disorienta gli alunni con un atteggiamento di empatia che commuove tutti e i ragazzi spogliandosi dell'abito di bulli si manifestano in tutta la loro fragilità emotiva e affettiva. Il testo è autobiografico ed evoca il primo giorno di ruolo dell'autrice che da precaria in una scuola del Vomero, quartiere bene di Napoli, si ritrova ad insegnare in una scuola di Scampia
 

BULLI E PUPE

di Concetta Silvestri


La scena si ambienta in classe,ci sono 15 banchi e una cattedra. I bambini fanno
chiasso, si lanciano coppettielli di carta,missili, ecc. Un bambino si affaccia
sull'arco della porta e vede arrivare una maestra. La maestra è una giovane
supplente abbastanza carina.


Francesco : Guagliù, sta venendo la supplente!!
Massimo : Bello, accussì (così) ci divertiamo un poco stamattina.
Alessandro : Meno male che so'venuto a scola,stammatina!!!
Tutti continuano a stare in piedi,perché non riconoscono l'autorità della
supplente.
Cristian : Francesco, acchiappa, te'(lancia al compagno una macchinina)
Francesco : Ma sei tutto strunzo, un altro poco mi ciaccavi (ferivi)
Cristian : Come ti sei fatto delicato!!!
Supplente : Tutti a sedere ,subito!!!!......Che cos'è questa confusione!!!!!
Alessandro : Signurì, parlate cu me, ma che c'è qualche problema?
Supplente : E tu chi sei?   Sei il segretario?
Alessandro : Io non sono il segretario, ma se in questa classe c'è qualche
problema parlo sempre io, perché a me mi piace e' parlà, va bene?
Supplente: Va male,piccolino!
Alessandro : Piccerillo a me e come vi permettete! (si alza per far vedere che è
molto alto) Pigliatevi poca confidenza, o'si no (altrimenti)...
Supplente : Altrimenti?....
Alessandro : Altrimenti....ci ho dico a papà....
Tutti ridono!
Supplente : Basta!!! Silenzio,lo dico a papà,lo dico a mammà, in classe ci sto
io e qui comando io,capito!!!
Alessandro: Chesta (questa), non conosce a papà!
Tutti ridono!
Supplente : Non mi interessa chi è tuo padre,hai capito? Io non ho paura di
nessuno.
Francesco : L'ultima supplente   che ha detto accussì ha truvato e'rote da
machina (ruote dell'auto) tutte ammosciate!....
Supplente : E poiché io la macchina non ce l'ho vi ammoscio io a voi...quaderno
di italiano sul banco.
Antonio : Questa non ha capito niente!
Supplente : Ma che devo capire, a me non fa paura nessuno, figuratevi se quattro
mocciosi come voi, potrebbero intimidirmi....
Alessandro : Maè......e mo' stai sbagliando, mo'hai sballato proprio...moccioso
a me non me lo ha detto mai nessuno!
Supplente : E te lo dico io, sei un moccioso e devi andare a sederti,hai capito
(con un tono molto alto)
Alessandro : Uhè, e che allucchi (strilli) a fare io ci sento bene e pure i miei
compagni ci sentono bene (si gira verso la classe) Guagliù,ci sentite bene?
Tutti : Sììììì!!!
Alessandro : Avete visto ci sentono bene!!!!
Francesco : E addo' è asciuta (da dove è uscita) questa stammatina?
Supplente : Sono uscita da casa mia, con l'intenzione di venire qui per farvi
studiare! Quaderno di Italiano sul banco!!!
Cristian : E sei uscita malamente,....stamattina non ti è andata bene!
Supplente : Scostumato,ma così si parla ad un'insegnante?
Alessandro : E perché,tu sei un'insegnante?
Supplente : Certo , (usa un tono più dolce perché ha capito che il braccio di
ferro non va bene) sono una maestra come tutte le altre, ho studiato come tutte
le altre, solo che non ho ancora il posto fisso.
Alessandro : Ah,allora si e cose stanno accussì, (si gira verso i compagni)
guagliù,zitti!!!
In classe cade un silenzio di tomba.
La supplente si guarda in giro meravigliata.
Supplente : Ma   bambini che significa questo atteggiamento, ma come....voi fate
tutto quello che vi dice Alessandro?
Antonio : Maestra,Alessandro in questa classe è il capo.
Supplente : Ah,Alessandro sei il capo? E allora ordina ai tuoi compagni di
prendere il quaderno di italiano.
Alessandro: Maestra il quaderno di italiano non ce l'abbiamo, oggi era il giorno
libero della maestra di italiano.
Supplente : E allora prendete matematica!
Alessandro: Maestra era il giorno libero anche della maestra di matematica.
Supplente: Ma questo non è possibile!
Cristian: Mae'..in questa scuola tutto è possibile!!!
Supplente : Ma perché che cosa ha questa scuola (tono dolce) parliamone.
Antonio : Questa scuola tiene il fatto che tiene a noi.
Supplente : A voi, voi siete così carini, che c'è di male che tiene a voi?
Maria: Maestra, ma ci vuoi sfottere, non hai visto come siamo fetenti.
Supplente : Fetenti, per carità, nessun bambino è fetente, siete un po'
turbolenti questo sì, ma a me i bambini vivaci piacciono, perciò ho scelto
questa scuola per venire a fare le supplenze perché i figli di papà mi stanno
antipatici.
Alessandro (si aggiusta sulla sedia) : Comme parla bello, chesta mi piace.
Guagliù, mo stammece nu poco zitti, o'burdello.... BASTA!!!...CAPITO!!! 

 

Alla conquista del west: Il lungo, il corto e il pacioccone



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Recitina  atto unico

(6-8 anni) 






Canti del musical:
  1. Il lungo il corto e il pacioccone
  2. Il pistolero
  3. Grazie a Gimmy

Entrano sulla scena il lungo il corto e il pacioccone
LUNGO:Eccoci qua siamo arrivati, da tutto il west scacciamo i pirati
CORTO:I pirati? Dove li hai avvistati?
LUNGO: Ma nella prateria di casa mia!
CORTO: Caro Lungo, ma come puoi avvistare ciò' che in prateria non ci può' stare?
CORTO: Ecco io so tutto l'ho studiato col bluetooth ;
I pirati stan nel mare
i briganti san sparare
solo indiani puoi trovare
in tutto il west
da ovest e ad est.
LUNGO: Io son pronto anche a sparare se un indiano devo cacciare
PACIOCCONE: Sparare! Indiano! Ehi, vacci piano!
CORTO: Lo sceriffo è  molto buono e vuol salvo ogni uomo!
LUNGO:E va beh, ma allora la pistola che ci serve per la ola?
CORTO e PACIOCCONE: Bravo ecco cosa fare... la possiamo subito organizzare? 
PACIOCCONE: Io la prendo e il braccio stendo
CORTO: Anch'io la sfodero e la mantengo
LUNGO:Ed in ultimo io mi aggiungo, perchè si sa io sono il lungo!
 
I bambini sfilano uno alla volta la pistola e poi cominciano ad ondulare per la ola 
Parte la musica "Il lungo, il corto e il pacioccone"
 
Per  l'introduzione del canto "IL PISTOLERO"
 
Entrano 4 bambini
BAMBINO1: Avete saputo la novità che ora passerà di qua?
Gli altri 3 BAMBINI: Dicci ...dicci ....tutto , non importa poi se è brutto
BAMBINO1:Hanno detto... ma poi chissà ....che un pistolero arriverà
Gli altri 3 BAMBINI: Un PISTOLERO ??? Ma dici il vero????
BAMBINO1: Così mi han detto, non per diletto! Chi ha riferito non ha mentito!
Gli altri 3 BAMBINI: Su scappiamo..da mamma andiamo!
BAMBINO1:Ma che scappare...bisogna restare ..lui viene solo per cantare 
BAMBINO 2:Un pistolero che canta solo ...è un'occasione da prendere al volo!
BAMBINO 3: Che tipo è ...giocherà con me?
BAMBINO 4 : Su aspettiamo così balliamo!
BAMBINO1: E un pistolero un poco strano...canta e balla con il capo indiano!
Gli altri 3 BAMBINI: Oh...che bellezza allora con lui non ci sarà più tristezza...la guerra finirà...la pace regnerà!
BAMBINO 2: Racconta ancora ...che ha fatto finora?
BAMBINO1: Ama tanto gli animali come i suoi non ce ne son uguali!
BAMBINO 4: Che significa tutto questo...su dai racconta il resto!
BAMBINO 4 :: Ha un ronzino tanto carino ma di un cammello sembra il fratello!
BAMBINO 2: Io non sono un cretino ..ma non so cos'è un ronzino! 
BAMBINO1: E' un cavallo un po' bruttino, che non si stanca nel cammino 
BAMBINO 3:Dicci altre novità, cos'altro ha?
BAMBINO1: Una rana, un cane , un gallo stanno insieme al suo cavallo!
BAMBINO 4 :Un pistolero strano davvero!
BAMBINO 4 :E vi dirò di più...ha un maialino tutto blu
I 3 BAMBINI: E allora non fallo aspettare digli subito che può entrare
 
Entra il Bambino che canta il PISTOLERO
 
Introduzione al testo "Grazie a Gimmy"
 
Entra un gruppo di bambini (anche tutti i partecipanti) e urlano come nei cortei in modo ritmato con delle bandiere in mano come insegna c'è scritto ...."Alla conquista del west" (o qualcosa di simile):
Tutti: Forte e potente .....Gimmy è !
Tra gli eroi ......c'è Gimmy il cowboy!
 
Fanno un giro del palco e poi si fermano al centro
Esce una bambina dal coro
Bambina 1:Oltre bravo è anche bello lo vorrei come fratello! 
Esce un altro bambino dal coro
Bambino 2 : Con luna nera esce la sera.
Bambino 3 Il capo indiano gli tende la mano
Bambino 3:Ora il west come è vivace , in valli e prati c'è la pace 
Entra una bambina molto agitata
 
Bambina :Ho da dirvi una gran cosa
Tutti: Oh, davvero? Gimmy si sposa?
Bambina: Gimmy ha mandato il ladrone In prigione!
Tutti: Golden nero ? Per davvero?
Bambina: Con il capo indiano ha fatto un piano
Entra un bambino:
Bambino: Nero Golden per quanto astuto ci è cascato come un pennuto
Bambina: E' arrivato dal capo indiano, nella tenda ...sul divano 
Bambino: Mentre assaggiava un tè bollente fece la fine del perdente
Bambina: Arrivò Gimmy con la sua fierezza e lo prese con destrezza
Bambino: Ora marcisce in prigione e nella valle c'è 
un gran cenone 
Bambina: Tutti quanti siete invitati perchè grazie a Gimmy ci siamo salvati!
 
Inizia la musica del Testo"Grazie a Gimmy"

venerdì 25 aprile 2014

Le perle del Mediterraneo:gli Egiziani e i Romani

     






TEATRO PER RAGAZZI

 Atto unico

( I canti sono tratti da Mela Music testo "I Faraonici Romani")
La scenografia sarà virtuale, con la proiezione di immagini sul fondo tramite videoproiettore
I Immagine: Cartina del Mediterraneo
...
Presentatore Studiare la storia non è affatto un compito noioso, o almeno non lo è per noi, che abbiamo conosciuto quest’anno le civiltà antiche divertendoci.
Le nostre care maestre hanno pensato bene di farci appassionare con gioco e divertimento, la storia l’abbiamo recitata e anche cantata…sì sì cantata c’è il nostro coro che racconterà in musica cose molto interessanti.
Quali civiltà abbiamo scelto per il nostro gioco? Indovinate un po’?
Silenzio in sala
Va beh , ora ve lo dico sono troppo ansioso di dare inizio allo spettacolo: la Civiltà Egiziana e la Civiltà Romana! Perché? No, voi veramente vi state chiedendo il perché? Ma perché sono state le più grandi: grandi nelle conoscenze, grandi nella civiltà, grandi nelle conquiste…insomma GRANDI in tutto!
Entra una bambina con un abito egiziano e comincia a parlare con tono deciso
Il narratore la guarda e si mette in disparte
Egiziana: Siamo nella Terra della fertilità, dove la campagna è ricca di abbondanti frutti, grazie alle meravigliose acque del fiume Nilo, che con le sue inondazioni lascia sul terreno una sostanza preziosissima il LIMO che rende il terreno florido e pronto a dare raccolti generosi
Presentatore: E come vi avevo preannunciato ecco a voi il nostro coro

Entra il coro e canta la canzone il Fiume Nilo
Il narratore e la bimba egiziana davanti al coro cominciano a ballare e entrano anche altri ballerini
Dopo la musica i bambini con ordine possono uscire oppure si può scegliere di far rimanere il coro sempre sulla scena
Entra un bambino vestito da egiziano con un foglio di papiro in mano che tiene ben stretto
Si ferma al centro del palco e comincia a srotolarlo con molta serietà.
Bambino egiziano: Ed ora misuriamo un po’ il grado di conoscenza dei miei compagni , chi ha studiato sarà subito pronto a rispondere…chi non lo sa…. A ripasso sui ceci …scherzo! Ma che scherzo…scherzo io, perché siamo nel nostro tempo…ma se veramente fossimo vissuti nella civiltà egiziana allora sì che eran dolori, chi non studiava subiva bastonate sulla schiena e addirittura periodi di reclusione
Il bambino si rivolge ai compagni che piano piano entrano, oppure al coro se si sceglie di farlo rimanere sulla scena
Bambino egiziano: Siete pronti?
Bambini: Sììììììì
Sullo sfondo si può proiettare l’immagine della S finge
Bambino egiziano: E’ un indovinello! Nella cartina c’è un monumento osservalo bene per più di un momento. E’ famoso nel mondo, è assai conosciuto, il suo nome davvero da molti è saputo. Da sempre di essere un gatto finge. Lo conosci si chiama…..
Tutti i bambini in coro: LA SFINGE!
Bambino egiziano: Hanno studiato veramente!!!
Esce arrotolando di nuovo il papiro

Entrano tre bambini
Per la scenografia si può scegliere di proiettare sul muro un’immagine di reticolato per la battaglia navale oppure i tre bambini che entrano portano un grosso cartellone con il disegno del reticolato che appoggeranno al muro.
Si può scegliere di far disegnare al momento oppure di incollare disegni già pronti

Bambino 1: Ho pronto un altro gioco divertente per tutti voi
Bambino 2: E’ come una battaglia navale
Bambino 3 : Noi vi diciamo le coordinate e voi vi disegnate (o incollate) i disegni giusti
I tre bambini: Siete pronti?
Coro: Sììììììì
Bambino 1: In F3 non puoi sbagliare una piramide devi innalzare
Escono dal coro due bambini e vanno a disegnare e colorare la piramide o incollare

Bambino 2 :In C3 vanno disegnati verdi prati ben coltivati
Escono dal coro altri due bambini che eseguono il disegno o lo incollano
Bambino 3 : In C8 lungo il fiume Nilo crescono abbondanti papiri oscillanti
Escono altri due bambini e vanno a disegnare il fiume e i papiri
Bambino 2: In B2 si deve comporre un bel paesino con tutto ciò che occorre
Escono altri due bambini e vanno a disegnare o incollare
Bambino 3 :in E5 va disegnato il tempio di Iside da un bel bosco circondato
Escono altri due bambini e vanno a disegnare o incollare
Bambino 1 : Ora manca solo un bel palmeto, in D4 me la sistemerete!
Escono altri due bambini e vanno a disegnare
Bambino 2: In G1 in F5 e pure in B3 tanti cammelli farai apparire per me!

I tre bambini in coro: Bene battaglia navale riuscita, la civiltà egizia …finora….tutti l’hanno capita
I tre bambini escono e con un sottofondo musicale entrano 4 bambini con un lungo lenzuolo azzurro
I 4 bambini: Sono il fiume Nilo
che a tutti do asilo
Per campagne e per città
Porto la fertilità
Nasco dal lago Vittoria
Sono stato spettatore di onore e gloria
Tutto l’Egitto fascio
e nel Mediterraneo le mie acque rilascio
Canto del fiume Nilo

Entra dopo il canto un bambino vestito da Faraone che recita con molta enfasi la prima strofa del canto”Il faraone”
Canto
Entrano dei bambini vestiti da schiavi egiziani
Dietro di loro entra un capo delle guardie che urla e finge di frustarli
Capo delle guardie : Muovetevi, forza, rammolliti vi siete già riposati abbastanza! Cinque minuti di riposo bastano e avanzano
Uno schiavo: Pietà, pietà di noi, non ce la facciamo più a portare quelle grosse pietre per costruire la Piramide!
Un altro schiavo: Ma perché bisogna costruirle così alte?
Capo delle guardie: Uno schiavo che parla!!!! Gli schiavi non parlano, lavorano, lavorano e quando sono stanchi muoiono perché non sanno lavorare, sono troppo pappemolli per lavorare!!
Quel masso laggiù deve salire sull’ultimo piano della costruzione! Via via
Il capo spinge nelle quinte gli schiavi

Entra il Faraone
Faraone: Sono da adorare e da lodare
Sono da ubbidire nessuno mi devi contraddire
Si rivolge al coro
Faraone: Capito????
Il coro: Agli ordini Faraone tu sei il nostro Dio!
Canto il Faraone
Faraone: Io sono Cheope l’immortale
La mia morte sarà virtuale
Perché la mia vita continuerà
Nella piramide che a Giza si costruirà
La più alta delle piramidi sarà
147 metri misurerà
E nella storia si ricorderà!
Alla spesa non baderò
tanti schiavi per me avrò
con le frustate si lavorerà
e sempre più in alto si andrà!
Il coro canta Le piramidi
Entra una faraona
Faraona: Eh sì vi state meravigliando vero? Ora indovino cosa state pensando! Che ci fa una donna vestita da faraona. Ebbene sì, ammettete la vostra ignoranza! Miei cari, la donna in Egitto era rispettata e aveva anche pari opportunità, stiamo parlando di donne libere ovviamente, le schiave…e che ve lo dico a fare! Il mio nome è Hashepsut, ho governato l’antico Egitto tra il 1501 e il 1480, sapete prima di Cristo gli anni si contano alla rovescia, ehhh …ma quante cose vi devo dire! Avevo potere assoluto su tutti anche sugli uomini…e che bella soddisfazione!

Entra un’altra faraona

Faraona 2 : Io mi chiamo Nefertiti, moglie di Akhenaton, sono stata regina dal 1336 al 1324, ero anch’io molto amata e rispettata.
Eh sì…gli egiziani avevano capito proprio tutto
C’è voluto il progresso per ritornare indietro
Entra un gruppo di bambine vestite con abiti moderni e con cartelloni in mano
Cartelloni: W le donne –Le donne vanno rispettate- No alla violenza sulle donne- La donna non va picchiata-Via le donne svestite dalle pubblicità
Le bambine recitano a ritmo di rep:
La donna va amata e sempre rispettata
Pari opportunità deve esser sempre data
Il maschio prepotente in realtà non conta niente
L’uso della violenza è sempre l’arma del perdente

Le bambine escono lentamente dopo il rep
Si può anche organizzare qualche passetto di rep

Con un sottofondo musicale entrano 4 bambini con un lungo lenzuolo azzurro
I 4 bambini: Il fiume Tevere io sono
E in mezza Italia risuono
Dal Monte Fumaiolo ho avuto i Natali
Ho sempre visto avventure fatali
Romolo e Remo alla lupa ho dato
Così è nata Roma che ho sempre sognato
I bambini escono dal lato opposto da cui sono entrati
Entra Rea Silvia con abiti romani

Rea Silvia: Tapina me , tapina me !!! Ho dovuto abbandonare i mie figli adorati, i miei gemellini meravigliosi ! Mio zio, quel disgraziato di zio Amulio. dopo aver messo in prigione mio padre Numitore, re di Albalonga, la città costruita da Enea o dal figlio, ora non ricordo bene, , ve lo ricordate quello che non trovava mai la strada di casa, ha fatto sparire i miei figli! Ah volesse il mio Marte, Dio della guerra, il padre dei miei figli, fare giustizia!
Entrano Romolo e Remo
Romolo: Cosa vi angoscia cara signora?
Rea Silvia: I mie figli…i miei figli…
Remo: La storia si ripete i figli sono sempre in disaccordo con i genitori è l’età, saranno adolescenti, immagino?
Rea Silvia: Magari fosse questo il problema, i miei figli non li vedo da quando sono nati
Romolo: Sono morti?
Rea Silvia: Non lo so, uno zio cattivo voleva ucciderli ma uno schiavo li ha messi in una cesta e li li ha adagiati sul fiume Tevere
Romolo e Remo guardano in faccia la mamma
Romolo e Remo: Mamma!!!!!
Si abbracciano tutti e tre
Romolo: Mamma ora non sarai più sola!
Remo: Vieni con noi e abiterai nella nostra città
Tutti e tre escono abbracciati ed entra il narratore
Narratore: E ora comincia l’avventura della nostra cara Roma.

Entrano lentamente alcuni bambini che si sistemano a terra in un angolo del palco
Narratore Romolo e Remo dopo essere stati raccolti dal pastore Faustolo sulle acque del Tevere hanno ricevuto l’amore della sua cara moglie Acca Larenzia. Ma ora voglio vedere se siete stati attenti proviamo a compilare la carta d’identità dei due gemelli
Si proietta sul fondo l’immagine della carta d’identità
Padre?
I bambini: Dio Marte!
Narratore:Bene, bene! Andiamo avanti…professione del padre?
Bambini: Dio della guerra!
Narratore: Madre?
Bambini: Rea Silvia
Narratore: Professione della madre?
Bambini: uhhhhhhh
Narratore: Ahhhh, vi ho colto impreparati,…
Un bambino: Ma non l’hanno detto prima
Narratore: Era un trabocchetto… sapete…. mi piace divertirmi ogni tanto
Ve lo dico io: era una vestale. Lo zio cattivo il cui nome è?...
Bambini: Amulio
Narratore: Bene, risposta esatta, uccise tutti i fratelli di Rea Silvia e la costrinse a diventare vestale, una specie di suora nostra, va!
Narratore: Parente più lontano?
Bambini: Enea
Narratore :Allora via con qualche domanda più difficile: Il nome del padre adottivo?
Bambini: Faustolo
Narratore: e della madre?
Bambini: Acca Larenzia
Narratore: Ok, oK, mi arrendo…. Preparatissimi!

Il narratore esce e i bambini cantano “Romolo e Remo”

Entrano Romolo e Remo
Si proietta sullo sfondo un’immagine di Roma agli inizi

Romolo: Caro Remo, sul Palatino ho tracciato il segno della nuova città, ti ricordi non c’era niente di tutto questo (guardano lo sfondo)
Remo: Bello, veramente bello questo villaggio, ma ora dobbiamo decidere il nome
Romolo: Io una mezza idea ce l’avrei
Remo: Bene, dimmi , dimmi
Romolo: Poiché sono stato io a decidere il posto in cui doveva essere fondato questo villaggio prenderà il mio nome: mi chiamo Romolo e allora …si chiamerà Roma (pronuncia lentamente il nome con un sorrisino)
Remo: Ma manco per sogno, già ho ceduto a farti scegliere il luogo, ora il nome spetta a me! Mi chiamo Remo e la città si chiamerà Remuria
Romolo: Remuriaaaaaaaa!!! Ah, questa si’ che è bella, Remuria, ma non vedi come suona male, pensa fra mille anni si dovrà dire qual è la capitale d’Italia …Remuria, ma mi sembra una cosa piccola, mal riuscita, Roma invece suona meglio, ti dà l’idea di una grande città
Remo: Insisto Remuria perché deve derivare da Remo
Romolo: Io pretendo che si chiami Roma perché io mi chiamo Romolo, io ho deciso il luogo e io decido il nome perché sono più bravo, più intelligente e più…. più…di te!!!! Ohhhhh
Romolo e Remo cominciano a litigare ed escono lentamente dalla scena picchiandosi

Entra il narratore:
Narratore: Romolo e Remo litigarono per molti giorni, si sfidarono tante volte e alla fine vinse Romolo, così la città si chiamò ROMA!!!!!La leggenda dice che Romolo uccise Remo. La città nacque intorno ai sette colli
Entrano 7 bambini con un cartellone in mano, ognuno porterà il nome di un colle di Roma.
Canto “I sette colli”
I 7 bambini escono e rimane sulla scena il coro

Entrano i sette Re di Roma e si dispongono a semicerchio sul palco
Si fa avanti un Re alla volta per recitare la sua parte
Romolo: Io sono il primo Re
tutto è iniziato con me
Per una disgrazia morì Remo
Ma nel cuore sempre uniti saremo
Numa Pompilio: Numa Pompilio io sono,
e la pazienza è il mio dono
Tullio Ostilio: Tullio Ostilio fa a tutti guerra
Anche Albalonga butterà a terra
Anco Marzio: Con Anco Marzio, che sarei io
Ostia non cadrà nell’oblio
Un grande porto farò costruire
E Roma si potrà ingrandire
Lucio Tarquinio Prisco: Come Lucio Traquinio Prisco
sono ricordato
La Cloaca Massima ho realizzato
Servio Tullio: Servio Tullio costrurà le mura
Entrare in città sarà davvero dura
Traquinio Il Superbo: Sono Tarquinio il Superbo chiamato
Per il mio carattere sarà cacciato

Canto“I Re di Roma”

Entra Minerva
Minerva: Cari signori, mi presento sono una dea, grazie alla mia intercessione Roma è diventata grande
Entra Diana:
Diana: Ma quando mai! Io sono la dea! Grazie a me Roma ha avuto gloria
Entra Marte
Marte: Ma chi??? Io sono il Dio della guerra io ha fatto realizzare Roma
Entra Giove
Giove: Fuori tutti! Io sono il gran capo
Entra il narratore e gli Dei piano piano indietreggiano
Narratore: Ebbene sì, nell’antica Roma c’erano tanti Dei, per ogni fenomeno, per ogni evento della vita nasceva un Dio!

Canto “Gli dei”

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