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Teatro per Ragazzi
Commedia in due atti
di
Silvestri Concetta
Sinossi
Alcuni
bambini sono riuniti a casa di un’amichetta di classe e collegandosi al social
network Facebook, scoprono che una di loro ha aggiunto nel suo
profilo persone adulte, le sue foto sono imbarazzanti per la sua
età e la bambina rivela anche discorsi un po’ strani. Nascono tanti
interrogativi , il desiderio di chiedere aiuto. La paura del pedofilo in
agguato diventa sempre più crescente. Chiamano il 113 per avere dei
consigli ed una voce amica si rivela preziosa
Primo
atto
La scenografia
sarà virtuale per cui le immagini proiettate sul fondo del palcoscenico
creeranno l’ambiente
Prima
proiezione : Una cameretta per bambini
In
un angolo il computer, seduta al computer c’è una bambina e accanto a lei 9
ragazzini, compagni di scuola (Alessia,Adriana,Fabiana, Giovanna, Mino, Luigi
L, Ciro, Rosanna, Patrizia)
Rosanna: Ragazzi, Brunella è in linea! Fabiana: E che aspetti, contattala, dai! Giovanna: Mamma mia, che emozione, da tanto che non la vedo,
vorrei proprio parlarle! Luigi L.: Giovà, nientemeno! Ora c’è internet, lo sai?….Accendi il
computer, vai su Facebook… user e password e ….Brunella è là… che ci
vuole ! Giovanna: Ci vuole il computer… Ciro:Nooooooo, non mi dire che non hai il computer? Giovanna abbassa la testa mortificata Luigi L.: Non è possibile! Giovanna rimane con gli occhi bassi Mino: Luigi , ma che c’è qualche problema??? Mia sorella ed io il
computer non ce l’abbiamo…. (rallenta il ritmo e il
tono) “ancora” va bene? e per noi non è un problema…va bene?….lo
compreremo, ma per il momento a noi non serve (accentua
il tono su “noi”) , va bene? abbiamo deciso di no…va bene? (con
tono più arrabbiato) Luigi: Ma io tre parole ho detto! Giovanna (incoraggiata dalle parole del
fratello acquista sicurezza): Sì…sì…veramente, mamma ce lo voleva
comprare ci ha detto “Lo volete il computer per Natale” e noi abbiamo
risposto “No mamma, non c’è bisogno abbiamo quello di scuola” Mino: Infatti…e poi quando stiamo a casa andiamo a giocare nel
cortile…. quando ce l’abbiamo il tempo per perdere il tempo sul
computer? Adriana: Beati voi… io tengo il computer ma non tengo il cortile Mino e Giovanna: Poverina, se vuoi ti prestiamo il nostro Luigi L.: Non scherziamo…. Senza il computer non si fa niente, non si
vive… Rosanna: Senza computer …non si vive???? Guagliò tu non
stai bene! Patrizia: E che fai senza messenger …senza facebook Luigi L.: Io su facebook tengo 200 amici Patrizia: Tu…uhhh… ti ho superato, io 350 amici Alessia: 350 amici? E come si chiamano? Patrizia: Ahè…e che ne so’ Alessia: Ma come sono amici tuoi e non sai come si chiamano? Patrizia: Sì lo so, ma non me li ricordo Fabiana: E che razza di amici sono se non te li ricordi? Luigi L.: Ahhh, ma quante domande vi fate voi…sono amici e basta Mino: Voi fate a gara ad avere più amici che nemmeno conoscete? Adriana:Io veramente ne ho 45 ma sono amici veri Luigi L.: No, ma non funziona così, quanti più amici hai, meglio
sei Fabiana: Meglio di chi? Patrizia: Meglio di chi ha pochi amici Giovanna: Ma forse è meglio che il computer non ce l’ho Rosanna
guarda sul monitor Rosanna: Brunella se n’è andata! Giovanna: E per forza, per contare gli amici inutili ci perdiamo
quelli veri! Luigi L.: Vediamo quanti amici tiene Brunella Si avvicinano tutti al computer per guardare Patrizia: Ehhh, che miseria solo 70 Luigi L.: Patrizia siamo i megli…schiatta il cinque Luigi L. si avvicina a Patrizia e batte la sua mano contro la sua Sul fondo si proietta la schermata di facebook di una bambina
Fabiana: Vediamo chi sono i suoi amici Alessia: Ci siamo quasi tutti noi, i ragazzi del gemellaggio
elettronico di Cagliari e di Torino e poi ci sono i suoi nuovi
compagni di Imperia Sul fondo si proietta la schermata di una lista di amici di
facebook
Adriana: Vediamo le sue foto? Sul fondo si proietta la schermata di foto su facebook d una bambina con
amici, con il suo cane, con i genitori Patrizia: Mamma mia, ma questa è tutta imbranata! Giovanna: Perché? Patrizia: Luigi …Ciro….ah, ah, ah (ride in
modo ironico ) ma vedete che foto mette questa? Rosanna: Ma perché che tengono queste foto che non va? Patrizia: Ma sono troppo a criatura(a bambina) Rosanna: Ma lei è una bambina! Patrizia: Sì, ma che c’entra, ma pure e creature si devono
sapere mettere in posa! Luigi L.: Patrizia, queste non hanno capito niente, fai vedere le
tue!
Patrizia con orgoglio fa spazio per sedersi davanti al computer e
entra nel suo profilo.
Sul fondo si proietta la schermata di foto su facebook di una
bambina in pose da grande Patrizia: Guardate le mie foto Giovanna: Ma che sei pazza! Ma era il giorno di carnevale? Come ti
sei conciata…. Fabiana: Sembri più grande! Patrizia: Ma io voglio sembrare più grande! Alessia: E perché? Patrizia: Ahhhh, ma vi devo spiegare tutto?Guardate i miei amici Sul fondo si proietta la schermata di amici adulti su
facebook Fabiana: Ma sono grandi! Adriana:E come fai ad essere amica di persone grandi…che vi dite? Patrizia: Mi dicono tante cose carine Rosanna: E cioèèèè? Patrizia: Come sei bella….che bel vestito…che occhi belli… Giovanna: Ma allora questi sono un poco rattusi (invadenti) Patrizia: Ehhh….esagerata! mi chiedono anche se vado d’accordo con
i miei genitori…se parlo con loro Fabiana: E perché ti chiedono se parli con loro? Alessia: Che se ne importano? Patrizia: No, hanno paura che se lo dico a mamma che parlo con uno più
grande, mamma non mi fa parlare più Ivan: E infatti! Ora la domanda te la faccio io: perché parli con persone
più grandi di te? Ciro: (con tono ironico) Ora la domanda te la faccio io: perché parli con
persone più grandi di te? I bacchettoni….. ohì! Adriana: E di che altro parlate? Patrizia: Della vita….dei sentimenti Tutti ridono con imbarazzo tranne Luigi L. e Ciro che le
guardano e con la mano fanno un gesto per dire” Vedi come sono
sceme” Giovanna:Io se fossi in te…veramente se ero in te non mi trovavo come
te…. ma ammesso che vi fossi scemunita : lo direi a mia madre di queste
amicizie ! Patrizia: A tua madre, ma io la conosco appena! Giovanna: No a mia madre, nel senso della mia ma …. la tua Patrizia: Ah, mia madre! Ma lei non lo sa proprio …io
chatto di notte Tutti: Di notte? E perché di notte? Patrizia: Perché di notte si collegano questi amici, di giorno non
ci sono mai, non so il perché, forse lavorano Fabiana: Mamma mia ma questo è un fatto pericoloso! Ivan: Io ho sentito al telegiornale che una ragazza è morta! Ciro: Con la chat ? Patrizia: Ivan ma non farmi ridere Mino: Sì, c’ero anch’io davanti al televisore quando diedero questa
notizia Patrizia: E che ha contattato la chat assassina? è uscita la
chat dal computer…pa pa pa e l’ha fatta fuori?? Mino: Non scherzare. La giornalista ha detto che uno della chat le ha
dato un appuntamento, lei ci è andata, pensando che fosse veramente un amico
e invece quello era un maniaco che l’ha uccisa Patrizia: Nooo, ma questi non sono maniaci Giovanna: E che ne sai, perché li hai visti? Patrizia: No, non li ho mai visti, ma si vede che sono bravi,
mi vogliono bene Ivan: Ma come fanno a volerti bene se non vi siete mai visti? Mino: Ma sei sicura che ti dicono la verità’ Adriana: E’ vero nella chat possono dire che sono giovani e invece sono
vecchi Patrizia: No, nella foto sono giovani Ivan: Quanto sei ingenua, lo vedi che sei pericolosa veramente, se
mettono la foto di qualcun altro? Adriana: Sì è vero si può fare: io su facebook ho messo la foto di
Cinzia e ho scritto che ero io, per farle uno scherzo Bussano alla porta Adriana va ad aprire. Entra Cinzia Cinzia: Ahhh, proprio a te cercavo Adriana: Ohhh veramente e come mai? Cinzia: Non fare veder che non hai capito… Che hai combinato su fb? Adriana:Ahhhh, il fatto della foto? Cinzia: Infatti! Adriana: E va be’ Cinzia ma era uno scherzo! Cinzia: Uno scherzo anche i commenti che ci hai messo sotto? Fabiana: Ma perché che ci ha scritto? Cinzia: Che ci ha scrittoooooo: guardate come sono brutta,… non mi
piaccio proprio…. vorrei essere bella come Adriana Luigi L: Cinzia è tutta invidia, da quando ho detto che mi sono
innamorato di te non capisce più niente Cinzia: Luigi mi dispiace deluderti ma non ti vedo nella mia vita! Luigi: E passa dall’oculista!! Adriana: Allora la posso anche togliere la foto! Cinzia: La togli??? Ma io ora voglio i danni morali: vai su Fb e scrivi
sulla mia bacheca “Sei la più bella delle mie amiche” Adriana: E va bene: ve lo dicevo prima che su Fb si scrivono tante
fesserie, una in più, una in meno… Cinzia le fa una smorfia Patrizia: Ahh, se è per questo anch’io scrivo un sacco di bugie…. Ho
detto che ho 13 anni Cinzia: Patrizia stai in un guaio, un guaio grosso assai, un guaio nero
ma che dico nero….nero nero …nero scuro…scurissimo Patrizia: E… sciò sciò cicciuè Ivan: E se questi sono malati? Patrizia: Nooo, stanno bene, a me dicono che vanno a lavoro, perciò
stanno bene se no starebbero a casa e si collegherebbero di giorno. Mino: Se sono malati di bambini? Cinzia: Ecco… questo volevo dire quando ho detto che era un guaio
nero! Mino: Questi sicuramente sono …pedofili? Tutte le bambine si mettono le mani sul viso, tranne Patrizia che le
guarda con un sorriso ironico Tutte: Mamma mia che paura! Fabiana: La maestra ce l’ha detto, vi ricordate? Ha detto che su internet
ci sono persone che non stanno bene con la testa e cercano i
bambini, vogliono parlare con loro perché li vogliono incontrare e fare …. Tutti: Fare???? Fabiana: Cose …. zozzose Adriana: Dobbiamo chiamare il 113 Tutti: Sì…chiamiamo il 113 Patrizia: Ma io scherzavo…mica ci avete creduto! Rosanna: Oh, Brunella è di nuovo in linea Tutti si avvicinano al computer Sullo sfondo viene proiettata una schermata di un profilo di facebook di
una bambina e la chattina sotto Fabiana: Scrivi…come stai Rosanna scrive Alessia: Dille che ci siamo tutti Rosanna scrive Giovanna: Domanda come si trova ad Imperia Rosanna: Aspetta, dalle il tempo di rispondere alla domanda di
prima. Ecco ora sta scrivendo Giovanna: E che ne sai che sta scrivendo? Rosanna: Perché c’è quella nuvoletta, vedi? Giovanna: Uh, che bello! Giovanna: Ecco ha risposto Tutti guardano sul monitor Adriana legge Adriana: Sto bene e voi? Patrizia: Dille che stiamo tutti a casa tua per parlare un po’ con lei Rosanna scrive Giovanna: E domandale ora come si trova ad Imperia, se ha nuovi amici, se
noi le manchiamo…. Rosanna: Giovà ….non mi hanno fatto ancora la mano bionica…ho delle
semplici dita che toccano uno, massimo due tasti alla volta la
tastiera, se vuoi farmi un piacere fammi lo spelling delle parole e
facciamo prima Giovanna: La mano bionica non ce l’hai ancora ma la lingua bionica
già te l’hanno messa! Rosanna scrive e pronuncia ad alta voce le lettere che scrive Rosanna: Co… me ti… tro…vi ad Im…pe…ria Tutti: Imperia lettera grande Rosanna:Uh, è vero! Tutti: E’ un nome proprio di città- lezione di grammatica Rosanna: Ho capito! Giovanna: Sta scrivendo ora, vero?Divertente! Rosanna: Sì, sì, vedi com’è facile?! Adriana: Che ha scritto Brunella? Rosanna: Sta ancora scrivendo Fabiana: Mamma mia una domanda le abbiamo fatto sta facendo un papiello! Bussano alla porta. Luigi L. va ad aprire Entra Lucia con la mamma Clementina(Mamma di Lucia): Bambini Lucia non ha potuto fare i compiti
perché sta qua perciò, vi prego le date una mano a fare la matematica se no
chi la sente la maestra Maria Rosanna: Ma l’italiano già l’ha fatto Clementina: No, l’italiano non fa niente tanto la maestra Tina me
l’aggarbo , le dico che è andata dal dottore …la maestra di matematica ormai
non mi crede più Adriana: E per la storia e geografia? Clementina: E ci siamo salvate in calcio d’angolo domani non ce l’avete
la maestra Lucia Fabiana: Signora state tranquilla me la vedo io! Andate andate, Lucia
dopo fai i conti con me Clementina: Uhè e che sono questi modi!Che conti deve fare con te? Fabiana: I conti di matematica!Non avete detto che deve fare matematica? Clementina: Ah già sì… sì… matematica… matematica…giusto!Ok allora vado
ehhh, bambini, mi raccomando non le fate male mentre ballate, mica la
spingete vero? Lei è stata con la febbre, non la fate sudare mi raccomando se
no poi ricominciamo con le medicine e io non ce la faccio più…non ce la
faccio più… con tre bambini, e se lei ha la febbre come faccio ad
accompagnare il fratello a scuola allora stanno tutti a casa e io mi
esaurisco, avete capito io se no… mi esaurisco Ciro: Vi dovete ancora esaurire? Clementina:Ciao….allora vado e se no….. Tutti: Mi esaurisco Clementina: Bravi … come avete fatto ad indovinare! La mamma esce Fabiana: Lucia…come ti capisco…anch’io ho una mamma come la tua….. Ivan: Ha risposto Brunella, vediamo che ha scritto Giovanna:Ha scritto: Imperia è bella perchè è pulita, tutto è
organizzato, ma mi mancate voi, i miei amici di sempre, le nostre
chiacchierate, le nostre confidenze. Si mettono in disparte Fabiana e Adriana e piangono Ciro: Ma che c’è, non vi sentite bene? Mino: Nostalgia….esiste anche la nostalgia! Ciro: Ah, certo lo so, ma come ci è venuta brutta! Mino : Ciro, hai la sensibilità di un elefante Luigi L.: Ma che c’entrano mo’ gli elefanti… e poi perché dovete
offendere gli elefanti, se ci sta uno sensibile che ne sapete voi…e intanto
avete rovinato la reputazione di tutti gli elefanti? Ivan: Rosanna scrivi “ Ci sono due che hanno aperto il rubinetto” Rosanna scrive e parla ad alta voce Rosanna: Ci sono due che hanno …(velocemente
si gira verso i compagni) aperto il rubinetto, quale rubinetto, mamma ha
detto che dovevate stare attenti al bagno c’è il lavandino rotto Luigi L.: Ehhhh, calma quelle due intendevo Rosanna, Cinzia Alessia, Giovanna e Patrizia: Manca tanto anche a noi Rosanna va verso Fabiana e Adriana e si abbracciano, corrono
anche Giovanna, Alessia, Patrizia , Cinzia e Lucia Ciro: Si è aperto il piagnistero Va verso il centro del palco Ciro: Signore e signori ecco a voi “C’è posta per te”ci manca solo
… Maria De Filippi Mino va verso il computer e scrive parlando ad alta voce Mino: Cara Brunella, interrompiamo la conversazione per dieci
minuti di pianto ci sentiamo più tardi! Ciro: Poi l’elefante sarei io…il guaio è di chi porta la mala nummenata
(nomea) guagliò! Bussano alla porta e Giovanna va ad aprire Entrano Irene Carolina e Carlotta Si guardano intorno un po’ perlesse e fermano lo sguardo sulle bambine
che stanno abbracciate piangendo
Carolina: Ehhh, che avete passato nu guaio???? Ciro: E’ arrivato il secondo elefante! Irene: Ma insomma…allora …si può sapere che cosa è successo? Le bambine: Ci stiamo piangendo Brunella!Ih, ih, ih, Irene: Noooo! Tutte: Sììììì! Carlotta: Non me lo dite! Tutte : E invece te lo …diciamo! Tutte(Fabiana, Adriana, Rosanna): Ci stiamo piangendo Brunella!Ih,
ih, ih, Si avvicinano Irene e Carlotta Carolina rimane a guardare Tutte : E fateci piangere un poco pure a noi. Si abbracciano tutte e fanno un girotondo Tutte:Ih,ih,ih Carolina: Stop! Il pianto è finito! Quella sta meglio di noi,
avessema chiagnere nuie (dovremmo piangere noi) che
siamo rimasti qua Carlotta: (Con la voce rotta dal pianto)Me
l’ha detto anche su fb che non tornerebbe più a Napoli perché Imperia è
…. Tutti: ….bella, perchè è pulita, tutto è organizzato, ma mi mancate
voi, i miei amici di sempre, le nostre chiacchierate, le nostre confidenze…Ce
l’ha scritto ora anche a noi nella chattina di fb Carolina:Veramente a me il fatto degli amici non l’ha detto,
mi ha detto anzi…no perché vi voglio far smettere di piangere, eh, ma mi ha
detto che….. gli amici …che saremmo noi….non le mancano proprio.. …
perché ora si sta facendo nuove amicizie, là! Poi ha anche
detto…va buò lasciamo perdere se no vi mettete a piangere un’altra volta Tutte(piangendo) Dici dici Carolina: E’ meglio di no…se no piangete per aver pianto per
senza niente Luigi L.: Hai capito a Brunella….e di me che ha detto…. io ero
il suo fidanzato! Carlotta: A te non ti ha nominato proprio Luigi L.: Faccio già parte del suo passato! Carolina: Avevo ragione io ..uhè io solo un terno non indovino! Lucia(si asciuga le lacrime e con la voce singhiozzante) E che doveva
fare? Irene: Questa è la vita…gli amici vanno e vengono. Lucia: Parole sante! Ciro : Mamma mia, che pesantezza? Queste si stanno facendo prima la
vecchiaia e poi la gioventù Lucia: Per tirarci un po’ su vogliamo provare il nostro ballo? Luigi L: Perché avete un ballo personale Tutte: Ma noi siamo le divine!!!! Ciro: Ma …come quelle del mondo di Patty? Tutte: Certamente! Tutti i maschi: No, il mondo di Patty ci perseguita anche con la
televisione chiusa! Parte la musica I maschi si siedono in un angolo Dopo il ballo le bambine si sdraiano per terra esauste Carolina rimane in piedi e va verso Patrizia Carolina: Patrizia ma che hai fatto? Carolina abbraccia Patrizia Patrizia: Io? Niente Carolina:Su facebook…intendo… …. hai visto il mio nuovo look? Patrizia: Copiona!!! Hai copiato le mie pose… Le bambine rimangono seduta per terra Giovanna si alza e va preoccupata verso Carolina Giovanna: Carolina anche tu? Carolina: Anche tu… cosa? Lucia: State sulla via della perdizione? Carolina: Ehhhh,.. impossibile! Noi veniamo a scuola con il pulmino Adriana: Ma io intendevo con il computer Patrizia: E mica abbiamo il portatile! Carolina:Stiamo sempre nella stanzetta …io chiudo pure la porta…. Carolina e Patrizia: …a chiave!!!!! Le due ragazze si fanno uno sguardo complice Adriana si alza e va verso il telefono che è situato in un angolo del
palcoscenico Adriana: No, ora chiamo il 113 Giovanna si alza e va verso Mino Giovanna: Mino, andiamo a casa, ho paura! Quando c’è di mezzo la polizia
la cosa non è mai buona!L’ultima volta che hanno chiamato la polizia nel mio
palazzo sono successe le mazzate! Arrivederci Mino: Sì, sì hai ragione si è fatto tardi Mino e Giovanna escono Entra la mamma di Fabiana con gli occhiali da sole e fa una giravolta per
farsi notare Mamma di Fabiana:Ciao bimbi, indovinate chi sono? Tutti: La mamma di Fabiana Mamma: Ma perché si vede? Tutti: sìììììì Fabiana: Mamma ma che figura mi fai fare? Mamma: No, bambini qua dobbiamo chiarire una cosa, appena mi avete visto
che avete detto:uhh è venuta la mamma di Fabiana o avete pensato” chi è
quella bella donna magra così affascinante? Tutti:Abbiamo pensato: Uffaaaaaa è già venuta la mamma di Fabiana Mamma: No, sentite non è possibile, pensate bene!Che avete pensato? Tutti: E’ la mamma di Fabiana! Mamma: Cioè … volete dire che dopo tre mesi di digiuno a pane e acqua con
i buchi nello stomaco che mi sentivo notte e giorno io sono tale e quale a
prima? Tutti: Tale e quale! Mamma:Datemi uno sfilatino, subito… … e mo’ è una questione di principio! Fabiana: Mamma , ma ti vuoi comportare bene? Ma hai visto che brutta
figura mi fai fare? Mamma: Fabiana, ma quale brutta figura, il mio era un chiarimento,
ora ho capito che …posso pure mangiare tanto se mangio o non mangio non
se ne accorge nessuno, sempre bella sono! Fabiana: Mamma andiamo a casa che è tardi Mamma: Va bene figliola ti posso dare la mano, ho paura è buio La mamma fa la parte della bambine dà la mano a Fabiana ed escono Rosanna si alza Rosanna:Ragazzi me ne vado pure io. Sta piangendo mio fratello, vado un
momento di là, se chiamate la polizia non dite che state a casa mia, capito! Rosanna esce Adriana alza il telefono e chiama Tutti: metti il viva voce Adriana: Ok, Pronto è il 113? Voce fuori campo: Si, dimmi cara Adriana: Ecco….non so da dove cominciare, io ho un problema…veramente non
sono io che ho un problema ma ce l’ha una mia amica, o meglio due mie amiche Voce fuori campo: E allora dimmi qual è il problema e cerchiamo di
risolverlo Adriana:Ma allora veramente risolvete i problemi? Quando siamo venuti in
visita alla questura una poliziotta ce l’ha detto che voi risolvete tutti i
problemi. Poliziotta (voce fuori campo ): Tutti
proprio no! Ma vediamo di che si tratta e in che cosa posso rendermi
utile Adriana:Ecco, …mmmmm …non so da dove cominciare ….è meglio che vi
passo un’altra mia amica Adriana fa con il cenno della mano a Patrizia che dice di no con il dito Allora si rivolge a Carlotta che accetta e prende la cornetta Carlotta: Pronto sono l’amica della bambina che ha parlato prima e mi
chiamo Carlotta Voce fuori campo: Ma sei tu la bambina del problema? Carlotta: Noooo, non sia mai Poliziotta: Oh mamma, ma sarà un problema serio se prendi così le
distanze Carlotta: Sì, serio molto serio! Si tratta di internet Poliziotta:Ahhhh, ho capito tutto Carlotta: Veramente!!! Ma sei una maga? Poliziotta:Noooo! Semplicemente sono una poliziotta Carlotta: E allora se sai tutto, sai anche come si chiamano le mie amiche
che hanno fatto il guaio? Poliziotta: Guaioooo! Ma che stai dicendo? Il fatto del guaio non lo so,
dimmi Luigi L.: ( si rivolge al pubblico) Ahhh
e allora non è una maga buona nun sape niente! Si è buttata! Carlotta: Statti zitto Luigi! Allora… le due mie amiche
stanno qua se vuoi te le passo Poliziotta:: Sì, passami le dirette interessate che è meglio! Carlotta fa cenno a Patrizia di avvicinarsi ma Patrizia dice di
nuovo no con il dito, le compagne la trascinano vicino al telefono e
lei si dimena e non prende la cornetta Poliziotta:: Ma allora?... non mangio mica…decidetevi! Carlotta: Sì subito signora Carlotta prende per il braccio Carolina e le dà la cornetta Carolina: Pronto signora poliziotta, sono Carolina Poliziotta: Raccontami tutto stai tranquilla, sono qui per aiutarvi Carolina: Lo so ma non è niente di così grave, sono le mie compagne che
esagerano, abbiamo solo accettato su Facebook l’amicizia di ragazzi più
grandi….ecco tutto Poliziotta: E questo me lo chiami niente? Bussano alla porta Adriana va ad aprire ed entrano Sergio, Dario, Luigi Capasso e Giacomo Adriana: Zitti sta la polizia a telefono Sergio: Uhh, che avete combinato Irene: Zitti!!!!!! Dario: Io me ne vado, ho paura! Ciro: Non è successo niente Giacomo: E voi per niente chiamate la polizia? Luigi C.: Qualcosa hanno fatto Patrizia e Carolina…mo’ sento e scennere (scendere) Carolina: Avete finito che sto parlando con la polizia! Tutti: Carolì, parla! Carolina: Veramente io quello che dovevo dire l’ho detto…ho confessato e
la poliziotta ha detto che non è niente, vero poliziotta? Poliziotta: Al contrario io ho detto “e me lo chiami niente? E’ un
problema serio Sergio: Ma fatemi capire! Luigi L.: E’ arrivato l’ispettore Gadget! Ciro: Queste due (fa cenno a Patrizia e a Carolina)
aum …aum ( fa un gesto con le labbra per intendere cose scabrose) Giacomo si arrotola le mani Luigi C Sergio, Dario e Giacomo: Ahhh, e allora avimma sapè (dobbiamo
sapere) Poliziotta: Ma quanti siete? Tanti! Avete il viva voce vero? E allora
…zitti!!!!!un poco di silenzio per favore…se no… Tutti: Chiamiamo la polizia Poliziotta:A quanto vedo siete anche spiritosi, vero? Tutti: A nuie ce piace e pazzià! (A noi piace
giocare) Poliziotta: E il fatto è che che giocando giocando vi
potreste fare male Luigi L.: Che uocchie sicche (che “occhi secchi” malauguranti)
stiamo inguaiati ormai ci ha secciato! Irene: Luigi il veggente non lo sai fare! Non ti frusciare! Lucia: Ti ricordi quando dicesti che ti sentivi qual era il
problema di matematica e tutti noi copiammo quello sbagliato e acchiappammo
tutti due? Luigi L.: Colpa della maestra di matematica…cambiò idea all’ultimo
momento Tutti: Luigiiiiiii bastaaaaaa Tutti fanno cenno di stare zitto Luigi L.: Cara Poliziotta, avete sentito? Signori del pubblico
avete sentito?Tutti hanno detto che mi devo stare zitto e io quasi
quasi mi offendo… ….. me ne vado e togliamo la frasca da miezo(togliamo il
fastidio)…mi rimpiangerete Ciro: Ora me ne vengo pure io, con queste non mi trovo proprio Poliziotta: Ciao ragazzi. Tutti:Ciaooooooo ci spezzate il cuore Poliziotta: Carolina stai ancora al telefono? Spiegami meglio la
cosa: hai accettato l’amicizia di questi ragazzi, ma li conoscevi già? Tutti : No, non li conosceva Poliziotta: Ma Carolina non c’è più Tutti: Sì, ma noi sappiamo tutto Poliziotta: Ho capito ma è meglio che parli Carolina Carolina: Avete visto come sono esagerati? Poliziotta: Dimmi ma i tuoi genitori sono al corrente? Tutti: Non sanno niente, signurì Poliziotta: Ma fate parlare Carolina! Carolina : Avete visto come sono esagerati? Poliziotta: Ma li hai visti da vicino? Tutti: Non ancora, ma l’intenzione c’è Carolina: Avete visto come sono esageratiiiiiii!!!! ( con tono
alterato) Poliziotta:Va bene ho capito ora vengo da vicino! Luigi C: L’indirizzo lo volete? Poliziotta: Non c’è bisogno mentre stavamo al telefono ho identificato da
dove chiamate! Sergio: Mamma mia e come hai fatto? Poliziotta: Abbiamo i nostri strumenti!A tra poco La poliziotta chiude il telefono Dario: Il fatto è serio…qua ci stiamo mettendo in un bel guaio Giacomo: Sentite io penso che me ne vado, anzi sicuramente me ne vado Giacomo si avvia verso la porta ed esce Lucia: Se mamma viene a sapere che è venuta la polizia prima mi distrugge
e poi mi chiede il perché Irene: Penso che anche mia mamma farà la stessa cosa, vengo con
te Dario e Sergio: E non ci crederà mai che non abbiamo fatto niente Ivan: Mio padre è un militare non mi perdonerebbe mai Lucia, Irene, Sergio, Giacomo, Dario: E’ stato un piacere ma per un
impegno improvviso dobbiamo andarcene…subito…adesso….ce ne andiamo… Corrono fuori Patrizia: Sei contenta, Adriana hai visto che guaio hai combinato Carolina: Ora viene la polizia con la sirena, le manette…
sale e ci arresta Carlotta: Ma a voi è anche giusto, …voi ve lo meritate….non per voi eh,
ma per un fatto di giustizia, avete sbagliato e…. Tutte: E dovete marcire in galera Patrizia e Carolina: Ma noi siamo innocenti! Carlotta: Dicono tutti così…. Carlotta va verso il centro del palco Carlotta: Signori della corte…signori della giuria giuro sulla
testa di queste scombinate (con tono ironico da giurista) di
essere innocente….. io su face book non ho messo
nemmeno la foto sul mio profilo, (con tono pietoso) Adriana: E perché io c’entro? Anch’io non ho fatto niente io ho
telefonato alla polizia perché volevo chiedere qualche consiglio per queste
amiche perdute Carolina e Patrizia: Perdute!!!Perdute noi, ma tu che hai perso a capa,
ma come ti permetti! Adriana: Comunque io in questa storia non ci voglio entrare più, me ne
vado Se vi mettono in galera vi vengo a trovare Adriana va verso la porta Carolina e Patrizia: Il mercoledì…. e portaci la mozzarella, quella di
bufala mi raccomando e pure la cioccolata… esageriamo, evvai…. la dieta la
faremo quando usciremo! Carlotta: Aspettami Adriana, esco con te Patrizia: Carolì e qua ce ne dobbiamo andare pure noi, mia
mamma mi dice che quando non hai fatto niente hai
buone probabilità che ti mettono in galera. Carolina: Scappiamo Entra la mamma di Adriana e tutte le bambine si scontrano con lei Mamma:Ehhhh, bambine ma che cosa è successo, perché correte Adriana: Niente mamma, io non ho fatto niente, sono innocente! Mamma: Adriana, ma che c’è , mi sembri spaventata Adriana: Mamma te lo giuro è tutta colpa loro Adriana indica Patrizia e Carolina Mamma: Su bambine ma perché litigate sempre, dai, cercate di andare
d’accordo ormai siete grandi! Adriana:Mamma …la telefonata… Mamma di Adriana: Ancora con queste telefonate…lo so lo so che le
telefonate che arrivano a casa a qualunque ora del giorno e della notte sono
fatte da qualcuno di voi, ma vi sembra corretto disturbare la vita delle
persone in questo modo? Patrizia: Signora io penso che voi pensate che io pensi che a
me piace fare queste telefonate.. Mamma di Adriana: Patrizia, tu pensi troppo assai, io non voglio
incolpare nessuno ma voi dovete capire che la vostra libertà finisce dove
comincia la libertà dell’altro Carlotta: Signora, come parlate bene, mi piace troppo assai quello che
avete detto Patrizia; E’ vero com’è bella, Carlotta, ma che significa? Carlotta: E che ne so…è bella e basta! Mamma di Adriana: Significa che vi dovete scordare il numero di casa mia
e tu Adriana, te l’ho detto tante volte che il numero di casa non lo devi
dare e nessuno un altro poco mette i manifesti, ecco…comunque adesso andiamo
a casa che è tardi Adriana:Ma la telefonata.. Mamma di Adriana: E dalle con questa telefonate…se pronunci un’altra
volta la parole telefono… prendo tutti i telefoni di casa e te li faccio a
forno con le patatine Carlotta vieni con me tua madre mi ha detto che non può venire La mamma si trascina Adriana dà la mano a Carlotta ed esce Carolina e Patrizia le guardano poi guardano il pubblico e piegano le
spalle. Patrizia:La tua libertà finisce dove comincia la libertà dell’altro Carolina: Andiamo a scriverlo in face book sulla nostra bacheca…sai
che bella figura! Patrizia e Carolina si avvicinano al computer mentre si chiude il sipario
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO Proiezione : Una cameretta per bambini Si affaccia sull’uscio della porta Titta Titta: E’ permesso?C’è nessuno? Io entro, sono entrata Titta si guarda intorno, si affaccia dietro le quinte della parte
opposta. Si ferma al centro del palco Titta: Ma com’è che non c’è nessuno, Rosanna mi aveva dato
l’appuntamento alle quattro per fare le prove della recita. Ma vuoi veder che
si sono messe d’accordo per farmi uno scherzo? Ma se è così, gliela
faccio vedere io a quelle quattro … Passeggia avanti e indietro per il palco Titta: Ma non è giusto però, ma che ho fatto di male, ma perché ce
l’hanno sempre con me Titta si mette a piangere Entra Linda Linda: Uhè Titta sei venuta pure tu per le prove della recita?... Linda guarda in viso Titta che sta con la testa bassa e non risponde Linda: Titta ma che c’è, stai piangendo? Titta: E’ la solita storia, mi fanno sempre i dispetti, hai visto che ho
ragione io? Linda: E tu piangi per questo, hai me come amica Titta: Lo so, ma io voglio bene a tutti … Linda: Ma cosa ti hanno fatto, ora? Titta: Rosanna mi ha dato appuntamento per le quattro qui a casa
sua per fare le prove della recita …ho trovato la porta aperta e vedi chi ci
sta? Linda: Ma anch’io sono venuta per questo, sarà successo qualcosa, perché
Rosanna è una persona seria, non li fa di questi scherzi, e poi…. a noi
ci vuole bene Entra Alessandra Alessandra: Ciaoooooo Corre verso Titta e Linda le abbraccia affettuosamente Alessandra: E allora ci siamo con queste prove? Gli altri dove sono? Linda: E queste siamo, gli altri…boh! Entrano Clelia, Amalia, Tina e Linda Clelia: Eccoci qua Tina: Ci stavate aspettando, vero? Titta: Stiamo qua da tre ore, iamme bell…ià! (andiamo,
su) Linda: Veramente sono cinque minuti Titta: Ma che vuò accumincià (che vuoi fare storie) Linda: Noooo, pe ammore e Dio! Clelia: Titta, ma è successo qualcosa, ti vedo un po’ arrabbiata? Titta: E non lo vedi, sono quasi le cinque e stiamo solo noi? Clelia: Ma Rosanna c’è? Titta:” Ma Rosanna c’è???” perchè la vedi? Amalia: Ma avrà avuto un problema perché Rosanna è una persona seria Linda :Pure io gliel’ho detto, è vero Titta, diglielo pure tu, come ti ho
detto prima…proprio come hai detto tu…ma come hai fatto, mi hai letto nel
pensiero? Dillo Titta dillo…dillo…dillo e dai dillooooooo Titta: Uha…ma che stai nu poco esaurita…calmati…sì sì l’hai detto…ma mo (ora) non
lo dire più che mi dai fastidio… …mo’ nun parlà chiù Arriva correndo Noemi con la mamma che tiene in mano l’apparecchio
dell’aereosol e fa l’ultima spruzzata in bocca alla bambina Noemi: Scusate ma mi dovevo fare l’aereosol Mamma di Noemi: Bambine tutto a posto, mi raccomando state attenti a
Noemi che non sta bene, tiene il raffreddore, la rinite, il broncospasmo che
ora le è venuto e anche ieri e le potrebbe venire pure domani o forse anche
oggi non si sa…mi raccomando avete capito..bambine avete capito? Rispondetemi
se no mi viene l’ansia Titta: ( si rivolge al pubblico) Meno male che ancora le deve
venire!!!! Mamma di Noemi: Rispondetemi! Tutte:Sìììììììììì Linda (sottovoce): basta che te ne vai Mamma di Noemi: Chi ha detto “Te ne vai” (con tono di
disprezzo) Linda: Io! Ma non ho detto” Te ne vai” così come avete detto voi…ho
detto”quando te ne vai ce la stiamo attenti” perché ora siete voi che
la guardate, no? Mamma di Noemi: Ah, grazie cara come sei gentile!Allora vado…eh…io vado…
Noemi dai un altro bacino alla mamma tua…un altro…. l’ultimo
bacino ancora Titta: Signò ma mica ve la accerimmo(uccidiamo)! Mamma di Noemi: Sì sì giusto ciao eh, ciao La mamma esce Tutte: Mamma mia ! meno male che è mamma tua!....e che di mamma ce n’è
una sola! Noemi: Ma mamma ha ragione, io non sto bene Amalia: Noemi… non ti convincere pure tu Tutte: Ripeti “Sono sana, sono bella, corro come una gazzella Il broncospasmo non ce l’ho l’aereosol a chi lo do? Entrano Vincenzo P. Vincenzo E. Masiello, Luca e Francesco Pio Tutti i maschi: Ciao siamo in anticipo o in ritardo? Le bambine: Ritardo…ritardo… Chi nasce tondo non muore quadro! Vincenzo P.: Sempre acide, come vecchie zitelle Francesco Pio: Io lo dico per voi eh, addolcitevi un poco se no non
faccio la corte a nessuna di voi Bambine: Ma chi ti vuole! Francesco Pio: Eh, … lo so che piaccio Bambine: O fruscià (illudersi) fa bene alla
salute Luca: Ma stiamo qua per le prove o no? Masiello: Ma è vero che dovete ballare nella recita il ballo
delle popolari? Luca: E come no con il palco, la gente, recitiamo anche e
cantiamo! Vincenzo E: il problema è ….che non mi sono ancora abituato ai fans Bambine: Non si è abituato ai fans! (con tono
ironico) Linda: Guagliò ma nuie na recita avimma fa, ma ti credessi che ci
mandano a Sanremo, Miano…teatro di padre Francesco (pronunciato
lentamente).ci sta mammeta, patete (tua madre e tuo padre) e se
vogliamo proprio esagerare …. tua nonna, questo è ! Linda: E Allora dai, vogliamo provare questo ballo? Guardate tutti quanti
me, Clelia vieni anche tu così mi dai una mano Clelia e Linda si posizionano davanti Titta: Ma perché dovete mettervi davanti voi, anch’io so bene i passi mi
posso mettere anch’io davanti Alessandra: Quanto è bellella, e io faccio la figura di chi non sa i
passi, voglio stare pure io Vincenzo P:Ooooohhhhh non cominciate eh…vuol dire che i passi li
ricordiamo tutti e davanti non si mette nessuno Linda: Vai con la base Tutti si posizionano e parte la musica Eseguono il ballo delle popolari del mondo di Patty Entra Rosanna Rosanna: Bravi avete provato il ballo?Ho sentito la musica Titta: Ma che fine hai fatto? Rosanna: Eh…mio fratello…sai è gemello…. Clelia: Un altro fratello gemello, ma quanti gemelli hai Rosanna: No sempre due …sempre quelli da tre anni a questa parte Titta: Rosanna ma che faccia che hai….ci nascondi qualcosa? Rosanna: Ma è venuto qualcuno quando io non c’ero? Amalia: Ma perché non ci vedi? siamo invisibili? Rosanna: Sì, vi vedo Tutti: Che peccato! Rosanna: Io intendevo persone estranee Masiello: No, perché aspettavi qualcuno? Rosanna: No, no, per carità a casa mia non vengono estranei quando mamma
non c’è Linda: Ma se non aspettavi nessuno e non è venuto nessuno, il
problema è risolto. Bussano alla porta Rosanna: Ecco lo sapevo! Rosanna va avanti e indietro per il palco Titta va ad aprire Si affaccia sull’uscio Luigi L.e guarda nella stanza poi chiede ai
compagni Luigi: C’è qualcuno? Tutti: Ci siamo noi! Luigi L.: Ma io intendevo qualcuno importante Tutti:Ma noi siamo tutti importanti! Luigi:Non c’è nessuno… guagliù trasite (entrate) Entrano tutti i compagni del I atto Tutti i compagni del I atto: Abbiamo aspettato Ma nessuno è arrivata, tutta la paura ormai è passata! I bambini del II atto: Aspettare, arrivare, qual è la paura che doveva passare? Luigi L: Niente una mia spasimante …doveva venire …. Farò a meno di lei Entra la poliziotta Tutti i bambini piano piano si siedono a terra e si nascondono uno dietro
l’altro Poliziotta: Bambini avete visto come è facile per la polizia trovare le
persone solo con il computer Ciro:Signora sei una maga! Tutti: Brava, brava! Poliziotta: Ecco ora calmatevi state zitti e capiamo perché sto qua. Tutti:Perché stai qua? Poliziotta: Perché ho capito dalla telefonata che siete dei bravi
bambini, figli di buona famiglia e siete proprio voi quelli più a rischio, la
rete di internet è pericolosa Ciro: Che vi avevo detto? Ivan: Ma l’ho detto io! Mino: ma quando mai io ho detto che era pericoloso Fabiana: Io ho detto che ci sono quelli che fanno le cose zozzose Adriana: Ma io ho chiamato la polizia! Poliziotta: Bravi, avete visto che avevo ragione siete tutti uno più
bravo dell’altro tutti avete fatto la vostra buona parte. E’ bello che nei
momenti di difficoltà vi siete rivolti alle Istituzioni. Non bisogna usare la
rete con leggerezza, non sapete chi si nasconde nella chat, alcuni pedofili,
maniaci, possono conoscere i vostri dati personali e come ho fatto io vi
possono identificare e venire giù al vostro palazzo, Adriana: Io non vado più sul computer Poliziotta: No, anche questo è sbagliato oggi non si può fare a
meno di internet, di facebook ma bisogna usarlo con prudenza. Entra padre e Francesco con la maestra Carla Padre Francesco: Ecco ragazzi fate tesoro di quello cha ha detto la
signora poliziotta e mi raccomando per qualunque problema c’è sempre anche il
vostro sacerdote a cui potete raccontare tutto e io cercherò di aiutarvi. Carla : In classe durante la mia ora vi raccomando di parlare di
qualunque problema vi sta a cuore perché il silenzio è un cattivo
consigliere, potreste trovarvi in qualche guaio e nessuno saprebbe come
aiutarvi Tutti: Internet è una comodità Notizie e argomenti trovi con velocità In un clik scopri curiosità Ma la prudenza ti accompagnerà E nessun rischio mai ci sarà |